Cosa sono e come funzionano i file in C

In informatica il termine file indica un contenitore in grado di immagazzinare, in maniera persistente, dei dati sulla memoria di massa. Chiaramente, una volta definito, è possibile accedere al file, tramite apposite operazioni, per poter leggere, modificare e/o aggiungere ulteriori informazioni o dati.


Il linguaggio C in realtà non contiene alcuna istruzione di tipo input o output, ma bisogna fare affidamento a particolari librerie che si possono includere all’interno del proprio programma. Probabilmente la libreria più nota e utilizzata in C, che mette a disposizione delle funzioni per gestire le operazioni in input o output, è la libreria stdio.h . Tale libreria permette di utilizzare funzioni quali la printf o scanf già viste nelle pagine precedenti oppure funzioni come fopen e fprintf che verranno spiegate nelle pagine successive.

Nel linguaggio di programmazione C i file vengono distinti in due categorie:

  • file di testo: definiti da sequenze di caratteri disposti per linee e ciascuna terminante con il carattere newline \n.
  • file binari: costituiti da sequenze di bit.

I file presentano una struttura sequenziale definita da strutture chiamate record logici, di conseguenza per poter accedere ad un particolare elemento bisogna scorrere tutti quelli che lo precedono. In particolare per poter accedere ad un file bisogna utilizzare un puntatore, o più specificamente un puntatore al file, cioè alla zona di memoria in cui è contenuto l’inizio del file. A questo punto utilizzando opportune funzioni definite nelle varie librerie è possibile aprire il file ed effettuare le operazioni desiderate.

Nelle successive pagine verranno mostrate le principali funzioni della libreria stdio.h che possono essere utilizzate per effettuare operazioni su file.

Indice pagine linguaggio C: